MUI – MUseum Interaction

 

 

 

 

 

 


Le interfacce naturali utente o NUI (Natural User Interface) sono una tecnologia emergente di interfaccia uomo-macchina destinata a sostituire la tecnologia delle interfacce utente comuni, che non rappresentano, per le persone, il modo naturale di comunicare. In una NUI l’utente può utilizzare voce, movimenti e altre modalità di comunicazione umana per interfacciarsi con una applicazione in esecuzione su di un computer, tablet o smartphone. In poche parole, l’utente può interagire senza mouse o tastiera, in una modalità immediata e naturale. Lo scopo di questo progetto è proporre semplici interazioni tra il visitatore e l’esposizione museale attraverso un puzzle 3D virtuale basato sulla tecnologia della NUI. L’utente interagendo con le proprie mani può ricostruire diversi scenari e situazioni ispirati all’esposizione museale. Ad esempio, potrà ricostruire un vaso esposto a partire dai frammenti mostrati su un display o ricostruire una tomba antica, potrà riordinare una collezione d’arte a seconda dello stile o ri-assemblare una statua. La configurazione hardware richiesta è composta da un personal computer, un display ed un dispositivo di tracking chiamato leap motion (v. immagine). Lo scopo del dispositivo di tracking è tracciare la posizione e l’orientamento delle mani nello spazio in maniera tale da rilevare quando l’utente seleziona e sposta un frammento. Attraverso il display l’utente avrebbe un feedback di quello che sta realizzando poiché sia le sue mani che i frammenti verrebbero visualizzati. Il gioco si interrompe nel momento in cui tutti gli elementi sono stati posizionati correttamente. Ogni volta che un elemento viene collocato correttamente, una finestra sul display spiegherà al visitatore la storia, le curiosità e le caratteristiche dell’elemento in questione. In tal modo, il visitatore sarà portato ad un’osservazione più approfondita degli artefatti ricostruiti e ad una più attenta analisi del dettaglio, funzionale alla riuscita stessa del gioco.

Un puzzle virtuale 3D permette di attirare l’attenzione su di un artefatto coinvolgendo il visitatore e stimolando la sua voglia di capire cosa si trova davanti a partire dai singoli elementi.