Look it

 

 

 

 

 

 

 


Look It proietta lo spettatore all’interno di un’esperienza in cui fisico e digitale si fondono in un percorso nuovo e altamente coinvolgente. Attraverso l’ausilio di speciali occhiali per la realtà aumentata (tipo Google Glasses), il fruitore del museo apprezzerà le opere dello scultore Marini a 360° attraverso una “narrazione” fatta di proiezioni virtuali e animazioni, andando oltre le opere stesse e permettendo di rivivere i contesti sociali, storici e culturali che ne hanno permesso la realizzazione.
Il visitatore, oltre agli aspetti “classici” del percorso museale, potrà rivivere da “testimone oculare” il dietro le quinte di ogni scultura, imparando così aspetti importanti dell’opera di Marini con una modalità narrativa nuova, che strizza l’occhio alle generazioni più giovani ormai abituate ad attività coinvolgenti ed interattive e poco avvezzi ai metodi comunicativi dei classici musei.
L’idea è di prendere a prestito le soluzioni normalmente utilizzate nel video gaming e adattarle al mondo della cultura. Esempi simili si possono già apprezzare in istituzioni culturali come il Palazzo dei Papi ad Avignone (Francia) o il museo Canova di Possagno. Queste esperienze però sono poco interattive e, poiché basate sulla realtà virtuale, obbligano il fruitore ad una narrazione statica e relegata al solo mondo virtuale.
La ricostruzione delle ambientazioni e i contributi animati in 3D saranno frutto di un lavoro di ricerca accurato e verranno preparati con la collaborazione dei responsabili del museo e di un team di storici/critici, al fine di restituire fedelmente l’estetica e il contesto delle opere.
Look it punta ad un’esperienza sensoriale completamente immersiva, dinamica e partecipativa, utilizzando strumenti completamente non invasivi (smart glasses) e catapultando lo spettatore all’interno di una performance didattica.

L’esperienza sarà fruibile attraverso un semplice paio di occhiali che ci si dimenticherà di indossare; questa estrema libertà permetterà al visitatore di vivere l’esperienza con magg. coinvolgimento

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