Il futuro in una stanza

 

 

 

 

 

 

 


Il museo del futuro è un museo dove il futuro si immagina.
I visitatori partecipano a un esercizio di futuro su un tema proposto dal curatore.
Elementi dell’esercizio:
– La stanza dei futuri: struttura simile alla Cappella Rucellai aperta, trasparente e viva. Con la possibilità di sedersi, parlare, scrivere e disegnare.
– Tema: questione idealmente collegata alla mostra.
– Strumenti: carta, penne, matite e colori.
– Durata: 20-30 minuti complessivi di lavoro individuale e collettivo.
– L’archivio dei futuri possibili.
L’attività si svolge all’interno della stanza dei futuri, una situation room trasparente, a coronamento del percorso museale, in un punto di massima visibilità e accessibilità, allorquando ai visitatori, con la testa, il cuore e l’anima ancora pregni di ciò che hanno visto e percepito, viene concessa la possibilità di sedere attorno ad un tavolo e partecipare – in gruppi di 6/8 persone – a un esercizio di futuro.
La ruota dei futuri è un metodo/approccio che permette di raccogliere in un solo documento gli impatti primari e secondari suscitati dal tema proposto, seguendo le variabili STEEP (analisi Sociale, Tecnologica, Economica, Ecologica e Politica). Il progetto potrà evolvere nel tempo, facendo ricorso a metodi diversi di engagement/futuro.
All’esercizio di futuro potranno partecipare tutti, a prescindere dall’età e dalla lingua, prima individualmente e poi in comune (utilizzando Google Translate). Il confronto porterà alla stesura di una sintesi che il gruppo sceglierà come più significativa.
Gli output di ciascun gruppo verranno poi racchiusi in piccole sfere e lasciate librare all’interno di un contenitore cilindrico trasparente che, con un getto d’aria dal basso in alto, le condurrà in perenne movimento: l’Archivio dei futuri possibili.
La sfida è quella di portare un gruppo casuale a compiere insieme un esercizio di futuro, diventando di fatto una comunità unita dalle sensazioni date dalla mostra.
E’ l’arte la chiave di accesso al futuro?

Cercasi inventori dell’altrove per andare dove nessuno è stato prima: il futuro in una stanza ti attende.

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