Hidden Lights

 

 

 


Il progetto nasce per dare luce a Beni Culturali che al momento attuale hanno minore visibilità rispetto alle opere principali delle città italiane. Beni che, anche se minori, sono testimonianze preziose della nostra storia e patrimonio di immenso valore. L’obiettivo principale è pertanto approfondire la conoscenza relativamente alla storia e al patrimonio culturale della città, spesso limitata ai fatti estremamente noti e che fanno parte dell’immaginario collettivo.
Per fare ciò è stata utilizzata la metafora della luce, simbolo di conoscenza fin dall’antichità. Il nostro patrimonio culturale è ricco di tante piccole lanterne che meritano di essere scoperte. I tre elementi alla base dell’esperienza, che prevedono l’azione partecipante dell’utente, sono:

Discovery (scoperta di nuovi luoghi)
Learning (acquisizione di nuove conoscenze) Solving (Risolvere quesiti per confermare le conoscenze acquisite)

Il progetto prevede la realizzazione di un videogioco sotto forma di “caccia al tesoro”, in cui viene richiesto all’utente di divenire un Light Seeker, un “cercatore di luce” con il compito di preservare la cultura e al tempo stesso renderla fruibile. L’idea è di permettere la scelta di un percorso turistico senza alcun obbligo di sequenza delle varie tappe, in modo da non limitare l’esperienza dell’utente e rischiare di farlo sentire obbligato in un itinerario prestabilito; allo stesso tempo che permetta un dialogo tra percorso turistico esterno ed esperienza interna al museo.

Ogni tappa è rappresentata da un “punto luce”. L’insieme dei punti luce disseminati per la città costituisce la costellazione che l’internauta dovrà seguire nel proprio percorso.
Tramite la geolocalizzazione e la realtà aumentata, l’utente potrà fruire della narrazione sotto forma di audio e verificare le conoscenze acquisite tramite minisfide. I punti accumulati saranno convertibili in buoni da utilizzare in attività convenzionate.

Il progetto è Playable in quanto si propone di unire l’apprendimento con la gamification. Si tratta infatti di un serious game: un videogioco non solo a scopo ludico, ma anche educativo.

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