In cosa consiste: migliorare il grado di coinvolgimento e collaborazione delle persone che visitano il museo e di quelle che vi lavorano all’interno, attraverso laboratori partecipativi su temi specifici, fondati sull’incontro con pratiche artistiche multidisciplinari, allo scopo di creare un’esperienza unica ed irripetibile, tradotta in lascito concreto da un’applicazione di intelligenza artificiale. Come: promuovere il museo in modo duplice, sia come spazio, sia come persone che vi lavorano, offrendo al visitatore la possibilità di partecipare ad un evento di arti performative, coordinato da un gruppo di artisti locali. In questo evento, arti distinte forniscono al personale interno ed ai visitatori gli stimoli per lavorare insieme su un tema prescelto, al fine di produrre all’interno del museo una performance originale, che avviene nel museo stesso, costituendo un’esperienza straordinaria, rispetto all’itinerario di visita consueto. Al termine dell’evento, una lista di parole chiave raccolte dal gruppo di lavoro viene raccolta da un dispositivo di intelligenza artificiale e proiettata, per mezzo di collegamento con una stampante 3D, in una scultura che ne testimonia l’eredità. Obiettivo: consentire a chi lavora all’interno del museo di sentirsi coinvolto e dunque di coinvolgere. Il progetto avvicina il visitatore al museo per mezzo di chi ci lavora, allo scopo di creare sia una storia da vivere assieme, sia delle esperienze memorabili, uniche ed irripetibili. Un dipendente sorridente è il miglior brand ambassador in assoluto: io se vedo che i custodi, e la biglietteria mi fanno facce tristi, penso che nel museo la gente è infelice e dunque preferisco uscire. Fattibilità: replicabile in ogni museo, ad esempio: un fine-settimana all’anno. Occorrente: la squadra Arti In Libertà (ideazione, gestione, produzione), un dispositivo di intelligenza artificiale, una stampante 3D e tanta voglia di essere felici. Riferimenti: Arti In Libertà; Dubai 2020 UK Pavilion.
Il mio progetto è Playable perché io che lo propongo sono la prima a stufarmi se non sono coinvolta. La tecnologia non soppianta le emozioni, le amplifica. Questa è l’assunzione di base.
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