Abbiamo progettato un device interattivo che si innesti nel percorso museale dialogando con i visitatori e lo spazio espositivo. Abbiamo concepito DOD come uno strumento di “estensione percettiva”. Si tratta di un oggetto versatile e riconfigurabile, capace di veicolare una molteplicità di contenuti adattandoli alla proposta di un museo, alla natura di un’esposizione così come alla costruzione di un’attività pedagogica. DOD è un dispositivo a 12 facce che permette ai visitat ori di interagire tra loro e con lo spazio museale, attraverso feedback sensoriali di diversa natura atti a restituire un’esperienza di visita amplificata. Il solido si compone di facce regolari sulle quali sono posizionati diverse tipologie di sensori e/o piccoli dispositivi pensati per essere messi in dialogo tra loro e/o con l’ambiente circostante. Alcune facce presentano una natura “output” dove esse sono una sorgente di contenuto: visivo, sonoro, tattile. Altre facce invece sono dotate di un’interfaccia “input”, utile per controllare e modulare sia i contenuti sull’oggetto sia i parametri ( luminosità, colorazioni, suoni) di fruizione dei contenuti dell’ambiente espositivo, di stanze immersive e di opere d’arte. Una delle facce è adibita alla ricarica; posizionando il solido al piano d’appoggio esso può essere caricato durante il suo utilizzo evitando cablaggi a vista. Sono stati scelti sensori e componenti già presenti sul mercato che garantiscono la fattibilità di setup e sviluppo. DOD è concepito per incentivare l’interazione tra i visitatori facendoli interagire con le opere in un’ottica inedita e sorprendente. Grazie ad una morfologia pulita e a un disegno di interfaccia intuitivo e in parte analogico, il device apre il proprio utilizzo a un ampio segmento di persone: dal carattere esplorativo e ludico dei bambini, all’impiego mirato delle nuove generazioni, fino alle persone che non si interfacciano abitualmente con aspetti digital.
DOD propone una nuova modalità di fruizione degli spazi museali; concepito per incentivare l’interazione tra i visitatori, permette di guardare all’arte in un’ottica inedita e sorprendente.
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