CUBE è la risposta al bisogno di creare spazi pensati da chi li vive. È uno strumento di co-progettazione attraverso il coinvolgimento attivo dei pubblici: permette agli utenti di proporre scenari futuri attraverso una modellazione tridimensionale intuitiva. Con CUBE l’innovazione tecnologica e sociale si fondono per promuovere il capitale umano e la sua partecipazione attraverso processi collaborativi, per una Città e un Museo disegnati su misura.
CUBE è un game esperienziale composto da postazioni interattive dotate di schermi e cubi magnetici. Le calamite interne permettono l’allineamento della sensoristica e ne garantiscono l’interazione sul piano di gioco. I cubi, con funzione joystick, generano e modificano in tempo reale un modello virtuale visualizzato su monitor. L’utente attiverà i vari elementi dello spazio appoggiando i cubi sul piano di gioco in cui immaginerà future configurazioni. Confermando il modello realizzato, l’utente potrà scaricarlo sul proprio device e condividerlo sui social. Le soluzioni progettuali, salvate su server, forniranno invece una base di input per policy condivise finalizzate alla trasformazione dello spazio.
Il gioco è oggi prototipato nell’ambito urbano e ideato per essere posto alla fine di percorsi museali, creando una connessione tra il Museo e la Città. Tuttavia, può adattarsi a più contesti e ambiti: all’interno del museo stesso per l’organizzazione delle opere al suo interno e/o l’ideazione di percorsi di visita personalizzati, in giro per le città creando un museo a cielo aperto, all’interno di contesti lavorativi o scolastici per incidere sulla partecipazione e condivisione degli spazi comuni.
Grazie al gioco, lo spazio diventa un’interfaccia interattiva in cui il visitatore si sposta al centro del processo creativo, proponendo e sviluppando il suo punto di vista. L‘obiettivo è andare verso il pubblico, uscire dai musei, fare cultura ‘diffusa’, in un’ottica di contribution to society per una vera audience empowerment.
PLAYING CUBE… ENABLES PEOPLE!
CUBE sviluppa la creatività per ripensare gli spazi da una nuova prospettiva: quella di chi li vive, valorizza i bisogni con la tecnologia al servizio dell’immaginazione
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