Scopo principale dell’artista è dare forma ad una materia. L’opera d’arte è – nella sua essenza – un’unione indissolubile di forma e materia.
Le materie prime, come ad es: sabbia, argilla, gesso, ecc., e la commistione tra le stesse, portano alla realizzazione di un concetto- forma radicato nel profondo dell’Io dell’artista. Fino alla realizzazione della rarefatta bellezza di un’ opera d’arte.
Partendo da queste riflessioni di base e considerando il contesto tecnologico-creativo attuale, proponiamo un progetto di interactive media design basato sul concetto di interface-painting, dove un quadro interattivo visualizza la simulazione fisica delle particelle di materia prima posizionate in delle vasche contenitrici.
In tre vasche, di dimensioni 100x40cm, saranno presenti tre diverse materie prime: sabbia, argilla, gesso. L’utente è invitato a immergere le mani all’interno delle stesse, in modo da prendere contatto con quella che è la vera condizione di possibilità per la realizzazione di un’opera d’arte, ovvero, la materia.
Sopra ogni vasca sarà posizionata una videocamera, che analizza il movimento delle mani degli utenti, attraverso algoritmi di computer vision ( visione artificiale ).
Degli schermi led saranno posizionati in prossimità di ogni vasca. La visualizzazione sullo schermo sarà il frutto dello spostamento delle mani immerse nella materia, a significare la materia che prende vita a partire dal concetto-forma che viene dall’uomo-artista.
Il render sarà in real time e completamente interattivo, in sincronia con la gesture dell’utente. La simulazione sarà realistica, con un’estetica fortemente contemporanea e, facendo capo al computational design, saremo in grado di rendere tre visualizzazioni differenti in base alle caratteristiche della materia. Es: mano nella sabbia, visualizzazione molto fluida, lenta; mano nel gesso visualizzazione più veloce e rarefatta, ecc.
Il paradigma alla base dell’esperienza interattiva progettata è quello della NUI
La NUI è il paradigma del futuro nel design di interfacce digitali. La tendenza, infatti, è quella di eliminare – sempre più – il concetto di interfaccia come barriera alla fruizione di contenuti
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