Un omaggio a Giuliano Scabia
a cura di Andrea Mancini, Massimo Marino, Stefano Rovai
Nane Oca è figlio di una fata divenuta donna per amore di Celeste, suonatore di viola pomposa. Le sue mirabolanti avventure, raccontate da Giuliano Scabia, avvengono nel Magico Mondo dei Ronchi Palù, nel Pavano Antico. Tra battaglie di bande di bambini, apparizioni di esseri favolosi come la Vacca Mora, l’Uomo Selvatico, la volante suor Gabriella, zio Ade, le oche tremende cannibalesse, lo Scarbonasso Serpente e molti altri si snodano le storie di questo ragazzo così facile ad “andare in oca” per amore della bella Giostrina. “Andare in oca”, spiega il sapiente di questa favola contemporanea, professor Pandòlo, vuol dire andare in estasi perdendo la testa, “vuoi tramite libri di cavalleria o perfino storie di Nane Oca, vuoi tramite telete, filmete, internete, storie ed elisir di ogni tipo – vuoi tramite amore”.
L’allestimento della mostra, a cura di RovaiWeber design, diventa un altro viaggio incantato tra le parole e in mondi d’immaginazione.
Giuliano Scabia (1935-2021), poeta, drammaturgo e regista, romanziere e affabulatore, ha dipanato le storie di Giovanni Oca in quattro romanzi pubblicati da Einaudi. Lui, che a partire dagli anni Sessanta aveva dilatato la scena teatrale andando nei manicomi, nei paesini più sperduti, nelle periferie industriali creando insieme con le persone e le comunità incontrate, qui ci porta in una saga che esplora radici popolari con ironia favolistica e con sguardo capace di radiografare, con la fantasia, i nostri tempi di smemoratezza e globalizzazione.
La mostra è stata realizzata con il contributo della Fondazione CR Firenze.
L’inaugurazione della mostra sarà mercoledì 29 giugno alle 19. Per l’occasione letture da Nane Oca di Annibale Pavone con interventi musicali di Jacopo Yahya.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 2 luglio al 29 settembre negli stessi giorni e orari di apertura del Museo Marino Marini. Per maggiori informazioni visita questa pagina: orari di apertura e biglietti.