Racconto grafico. Le avventure di Pinocchio

Da domenica 3 aprile e fino al 23 maggio, il Museo Marino Marini ospita la mostra “Racconto Grafico. Le avventure di Pinocchio”, installazione tipografica di Stefano Rovai: un’esplosione di parole e simboli per immergersi nel romanzo che ha segnato la fantasia di ogni lettore fin dall’infanzia.

In “Racconto grafico. Le avventure di Pinocchio” ogni frase di Carlo Collodi si trasforma in un’avventura tipografica, in un’illustrazione parlante che parte dalle suggestioni della poesia futurista per decollare in un divertissement tra grafica e linguistica a partire dal volume Pinocchio. Racconto grafico firmato dallo stesso Rovai (Incipit per Edizioni La Normale di Pisa e Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, 2022).

Un’installazione sulla forza delle parole in cui il visitatore è completamente avvolto da frasi, espressioni e segni di interpunzione deflagrati sulle pareti e proiettati sul pavimento fino a diventare veri e propri personaggi, quasi attori di un libro che è come il palcoscenico di un teatro. Stefano Rovai ha conosciuto da piccolo Pinocchio, un personaggio dell’infanzia entrato a far parte di un bagaglio culturale comune e collettivo. Ma è da adulto che si confronta davvero con Pinocchio. “Sono stato attratto dal mondo di Pinocchio nel 1981, anno in cui la Regione Toscana promuove le manifestazioni per il centenario della pubblicazione – spiega Rovai – A Firenze viene allestita una mostra sugli illustratori, segnalata in piazza Santissima Annunziata da una gigantesca sagoma del burattino di Enrico Mazzanti. È stato lì che ho scoperto che tantissimi artisti (da Mario Schifano a Jim Dine) si erano cimentati con questo testo, e ho iniziato a immaginare come avrei potuto farlo io, da designer grafico. La risposta ha preso corpo nel tempo: trasferire i concetti in immagini non attraverso l’illustrazione, ma grazie alle infinite possibilità espressive della tipografie.”

Pinocchio, con il suo naso lungo e la testa tonda, si trasforma così in un punto esclamativo, la parole saltano, si ingarbugliano, diventano enormi e ingombranti, crollano, rimpiccioliscono. In questo modo la tipografia espressiva caratterizza il testo nel tempo e nello spazio, segnala il tono di voce, intensifica il significato dei termini, imprime il ritmo al racconto ricreando visivamente le sensazioni e le emozioni suggerite dalla narrazione.

La mostra è ispirata dal volume Pinocchio. Racconto grafico che sarà presentato durante l’inaugurazione e al quale Rovai ha lavorato nell’ambito di Incipit, progetto della Scuola Normale di Pisa in collaborazione con alcune delle più importanti istituzioni culturali italiane, tra cui in questo caso l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Il volume rielabora, attraverso l'”illustrazione tipografica”, l’intero romanzo di Collodi. All’interno del Museo Marino Marini saranno installati singoli passaggi particolarmente potenti e immaginifici, complice l’espressività così intensa della parlata toscana.

Stefano Rovai, professionalmente attivo dal 1977, dirige a Firenze, insieme a Susanna Weber e Niccolò Mazzoni, lo studio Rovaiweber design, attivo su più ambiti: dalla cultura all’editoria, all’industria della moda, alle istituzioni pubbliche e private. È docente di Laboratorio di design della comunicazione presso l’Università degli studi di San Marino. Come fotografo ha pubblicato i volumi Lost and found (Firenze 2010), The look out (Firenze 2013) e Uncertain Shapes (Firenze 2013).

Il progetto è realizzato in collaborazione con Incipit, Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e Scuola Normale Superiore di Pisa.

Inaugurazione mostra domenica 3 aprile alle 17. La mostra è aperta fino al 23 maggio negli stessi giorni e orari del Museo Marino Marini. Per maggiori informazioni visita questa pagina.

 

Purchase TicketsPurchase Tickets