La parola delle forme, Il genere delle forme, Il gioco delle forme

In un momento di grande difficoltà per il mondo della cultura, il Museo Marino Marini di Firenze ha aperto le proprie porte al teatro che, relazionandosi con i suoi spazi e la straordinaria collezione, ha dato vita ad un racconto inedito del grande Maestro.

Il Museo ha accolto il teatro, quale veicolo per raccontare in modo del tutto inedito Marino Marini e le sue opere, in un dialogo fra arte e rappresentazione scenica.

In linea con la propria vocazione di luogo di sperimentazione culturale continua e stimolante, aperto ad ogni forma di contaminazione fra linguaggi artistici, il Museo ha promosso tre appuntamenti, realizzati a cura di Roberto Incerti, “La parola delle forme”, “Il genere delle forme” e “Il gioco delle forme”, rispettivamente a cura di tre grandi protagonisti del teatro italiano: Sandro Lombardi, Silvia Guidi e Sergio Bustric.

L’iniziativa, promossa attraverso i canali social del Museo (Facebook, Instagram e Twitter), ha inteso, da un lato, far conoscere i capolavori di Marino Marini sotto una nuova veste, raccontandoli attraverso l’arte teatrale ed il suo linguaggio fortemente evocativo; dall’altro offrire un “palcoscenico virtuale” affinché il teatro possa mantenere vivo il dialogo con il proprio pubblico, da sempre veicolo di emozioni e di cultura.

La parola delle forme

Sandro Lombardi legge il grande scultore Marino Marini: un’interpretazione artistica di grande pathos in cui emerge tutta la forza creativa dell’artista capace di dare vita alla materia, in 4 indimenticabili momenti.

 

Il genere delle forme

Silvia Guidi in un viaggio pieno di suggestione all’interno del Museo Marino Marini, accompagnata dalle musiche di Alessio Riccio.

Il gioco delle forme

Bustric interpreta i giocolieri di Marino Marini: acrobati che sono come delle apparizioni, contorsioni attraverso cui l’autore gioca con le forme e rende plastica un’idea.

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